Dice che a tempi antichi un gradiatare
quanno s’annava a sbatte in un torneo
o a la Renella, oppuro ar Culiseo,
quanno moriva se feceva onore.
C’era presente lì lì l’imperatore, 5
c’era er Senato, er Popolo prebbeo,
che godeveno a vedè quar babbeo
che stava lì a sudà pe l ore e l’ore.
Queli boja ridevano, sghignaveno
Senza ribrezzo a vede quelli giù 10
che pe’ sarvà la pelle faticaveno.
E poi l’imperatore cor Senato;
faceveno cor deto: mori tu
che noi te se godemo dar loggiato.
Che belli tempi: sta in I, 36 – 19-20 Settembre 1902. Sonetto, schema: ABBA ABBA CDC EDE. Vs. 1 gradiatare probabile refuso per gradiatore. Vs. 3 Renella il Cecchetti si riferisce all’Arenella, un sito di cui troviamo notizia in Sergio Delli, Le strade di Roma (Una guida alfabetica alla storia, ai segreti, all’arte, al folclore: la vita millenaria della città rivisitata nella fitta intelaiatura delle vie e delle piazze tra curiosità, monumenti e avvenimenti memorabili). Ricerca iconografica di Giulio Fefé, Newton Compton editori, Roma 1988, pp. 821-822. Era una via situata nel Rione XIII (Trastevere). Detta anche renella di fiume, “prese nome da una piccola spiaggia sul Tevere dove d’estate veniva montato un popolare stabilimentino per i bagni.” Il sito era già conosciuto nel XVI sec. Su questa riva Luigi Venier inaugurò nel 1862 il suo Politeama Romano, completamente realizzato in legno. “Costruito per la prosa e la lirica, accolse però – data la sua capacità – anche circhi equestri.” Fu abbattuto nel 1883 per lasciare spazio alla costruzione dei “muraglioni”. Vs. 4 feceva forse refuso per faceva, ma non è esclusa una forma dialettale ricalcata su feceno più avanti nello stesso Cecchetti. Vs. 5 il verso risulta ipermetro, probabilmente un lì è refuso. Vs. 7 quar probabile refuso per quer. Vs. 8 pe l ore probabile refuso per pe’ l’ore. Vs. 9 e 11 sdruccioli.